27 Ott LA SCUOLA CHE NON SI ARRENDE. Voci e impressioni dall’IIS “F.lli Taddia” al tempo del Coronavirus
Mai avremmo pensato di vivere una situazione del genere: da un giorno all’altro una pandemia ha fatto cadere le nostre sicurezze e ha stravolto la nostra routine. La scuola è stata una delle prime realtà a subire un arresto per fronteggiare l’emergenza, e la sua chiusura ha destabilizzato tutti, genitori, studenti e docenti.
Sì, perché il suono della campanella scandiva in modo rassicurante i momenti di una didattica “in presenza” che oggi, dopo tanti giorni di separatezza dal mondo esterno, ci sembra lontanissima. Come sta vivendo la scuola questo momento così complicato? Entriamo “virtualmente” nell’IIS “F.lli Taddia” per documentare le testimonianze di docenti e alunni. “Nelle situazioni di crisi – afferma la professoressa Roberta Calzolari – bisogna sempre trovare delle risorse. I docenti si sono dovuti reinventare un nuovo lavoro: dopo lo smarrimento iniziale hanno cercato di essere creativi e originali per motivare i ragazzi in maniera diversa, aiutandoli anche a ritrovare quella serenità che è andata perduta”. La professoressa Laura Govoni sottolinea invece come “La didattica a distanza sia andata per step, per capire quale potesse essere la metodologia più giusta, tenendo anche conto della necessità dei ragazzi di parlare di loro e di ciò che sta accadendo.” Questa situazione ha infatti spinto tutti a sperimentare nuovi metodi per una didattica “a distanza”, il più possibile inclusiva ed efficace. E allora via: la scuola in tempi brevissimi ha fornito gli insegnanti di strumenti, piattaforme e applicazioni, per poter lavorare con i ragazzi nel migliore dei modi.
Ma come hanno reagito gli alunni a tutto ciò? “Si sta creando un gruppo classe più solido – afferma Victoria Antonioni di 2S – grazie a video chiamate possiamo aiutarci e parlare con i docenti del nostro stato d’animo in questo periodo difficile”. La compagna Gioia Marcello sottolinea invece come “ nella scuola a distanza ci troviamo a comunicare con lo schermo di un cellulare e di un computer: rimpiango le interrogazioni faccia a faccia con i prof!”. Claudio Franceschi di 4S commenta: “All’inizio non è stato facile dover imparare da soli argomenti nuovi, fare verifiche online e svolgere quotidianamente compiti ed esercitazioni, ma almeno ci hanno dato un’illusione di normalità.” Un po’ di preoccupazione nelle parole di chi deve affrontare l’esame di maturità: Floriana Boerica di 5S infatti dice di essere “sotto pressione perché l’esame finale si avvicina e non tutti riescono a seguire al meglio le lezioni, avendo problemi con la rete o il wifi. I docenti però cercano di venirci incontro utilizzando modalità didattiche più rispondenti ai nostri bisogni”. Il dirigente scolastico, ingegner Andrea Sardini, afferma che “l’IIS “Taddia”, certificata scuol@2.0 e da anni attiva nello sviluppo di nuove tecnologie legate alla didattica, ha messo a disposizione i propri computer e i propri tablet: questo al fine di garantire a tutti gli allievi la possibilità di continuare nel proprio percorso di apprendimento e ai docenti di svolgere il proprio lavoro e nel contempo di imparare a utilizzare nuove metodologie che prescindano dall’approccio frontale in presenza. Un grosso plauso – continua – va a tutto il personale dell’istituto, docente e non, che in questa difficile situazione, si sta impegnando con abnegazione e coraggio, per portare avanti quei valori e prerogative che sono proprie della scuola pubblica italiana”.
Una bella testimonianza di una scuola che non si arrende e che, anzi, si fortifica sempre più per continuare a essere un punto di riferimento per i ragazzi e le loro famiglie.
Prof.ssa A. Zarri