“L’infanzia rubata”: le mafie e i diritti dei bambini

“L’infanzia rubata”: le mafie e i diritti dei bambini

Venerdì 22 novembre alcune classi dell’ IIS “F.lli Taddia” di Cento (2V, 3G, 4V, 5S) hanno partecipato ad una conferenza in Sala Zarri dal titolo “L’infanzia rubata”, organizzata da Libera Radio in occasione della Giornata Internazionale sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ogni anno, infatti,  il 20 novembre ricorre questa giornata speciale, per non dimenticare i milioni di bambini che ancora oggi sono privati dei loro diritti fondamentali come lo studio, il gioco e la libertà , e vengono continuamente violati e abusati.

Il tema dell’incontro verteva sul rapporto tra i giovani e le mafie, affrontato magistralmente dalla professoressa Stefania Pellegrini, direttrice del Centro studi antimafia e giustizia dell’Università di Bologna. Massima esperta nel settore, ha spiegato ai ragazzi presenti in sala come nei territori in cui le mafie sono presenti, ai giovani sia precluso uno dei diritti più importanti: quello all’identità.

I bambini, infatti, nascendo in un contesto famigliare mafioso, in cui forte è la presenza di atteggiamenti e mentalità criminali, non hanno la possibilità di scegliere come vivere la propria vita. Al posto del gioco, in casa interagiscono con adulti che parlano di droga o carcere. Al posto della scuola, di mattina vivono in strada. Al posto dei libri, già a 10 anni maneggiano le armi da fuoco. Preoccupante in tal senso la nascita delle cosiddette paranze, gruppi di ragazzini armati di coltelli e pistole, che terrorizzano i quartieri in cui vivono, ingaggiando lotte spesso mortali con “bande” nemiche. Gli studenti sono rimasti particolarmente colpiti dalla testimonianza di un ragazzo pugnalato da una di queste baby-gang: la sua unica colpa è stata quella di passeggiare in uno dei quartieri di Napoli dove ormai a spadroneggiare non sono più i capi di camorra, assicurati alla giustizia, ma ragazzini che, privi un tessuto famigliare e sociale coeso, bruciano la loro infanzia, rovinandola per sempre. I bambini e i ragazzi dovrebbero avere sempre la liberta di scegliere chi essere e chi diventare, mentre spesso si trovano incastrati in contesti, mondi e dinamiche che rubano la loro innocenza, condannandoli a una vita fatta di violenza e sopraffazione.

Prof.ssa A. Zarri